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Lecce – Spal 1-2. Passo falso dei giallorossi: la Spal fa bottino pieno

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LECCE (art. di Gavino Coradduzza)

La classifica è fatta comunque salva, ma la sconfitta odierna contro una buona, molto buona SPAL non è soltanto un fatto numerico di gol non fatti e di gol subiti ;più di qualcosa , oggi , non ha funzionato a dovere. E non è a dire che ci eravamo abituati male (viziati) con le sei vittorie consecutive, no; la verità è che il Lecce odierno ha espresso una percentuale di qualità davvero bassa rispetto a quanto ci si aspettava .          Le prime battute di gioco indurrebbero a ritenere che la Spal di Rastelli sia scesa al Via del mare con la precisa intenzione di riportare a casa un punto sottraendone due al lanciatissimo Lecce; ma non è esattamente così perchè appena il Lecce apre le maglie del suo comparto difensivo nell’intento di alimentare centrocampo e punte, gli estensi azzardano qualcosa che è più di un alleggerimento; Strefezza ci prova al 10° con un destro sibilante che sfiora la traversa, ma con Gabriel al controllo.          Ma niente può , il solito Gabriel, su un destro al fulmicotone che Valoti spedisce dai sedici metri a fil di palo. In questa circostanza è proprio il caso di parlare di “LECCE LGGERINO COME NEI TEMPI ANDATI” nel serrare le marcature.          Però ha il gran merito di non fermarsi a ragionare su come raddrizzare la baracca ed è infatti assai rapido nel pareggiare il conto : solo quattro minuti per mettere Majer in condizione di chiudere a fil di palo un perfetto taglio di Henderson.          L’uno a uno rispecchia fedelmente la qualità dei compiti svolti in campo dalle due squadre; la partita è dunque piacevole, foraggiata da due squadre capaci di esprimere calcio di buona qualità.          Gallo fa cose buone sulla corsia mancina : spinge e non disdegna di inventare, quando ne ha la possibilità, suggerimenti da mezzala consumata ; Maggio ha da controllare un cliente niente male, Di Francesco, rapido nello scatto e veloce in progressione ; ancora molto in ombra Coda mentre Pettinari inventa (35°) un geniale colpo di tacco che meriterebbe maggior CATTIVERIA  da parte del beneficiario .         Registrato  un fallo di Lucioni da meritato giallo , si va all’intervallo sull’ uno a uno e con la sensazione che Corini debba cercare qualche soluzione alternativa a questo FARE E NON FARE del primo tempo.          Rastelli sostituisce Di Francesco con Floccari (81 non è il minuto ma l’anno di nascita) per cui , dalle parti di Maggio sono in campo 79 anni in due. Corini richiama in panca Majer sostituendolo con Tachtsidis ; mossa che non basta ad evitare il gol del raddoppio della Spal :  la immobilità in marcatura da parte di Lucioni è complice nel consentire a Okoli di battere a rete con una comoda girata di testa.          Non è il caso di dire che la Spal continui ad essere padrona del campo, questo proprio no, ma è innegabile che, quanto a iniziativa, incisività e pericolosità, la Spal viaggi una spanna più in alto dei padroni di casa. L’imprendibile Sernicola, una specie di FRECCIA ROSSA sulla fascia sinistra  riesce addirittura a far la barba al palo destro della porta di Gabriel.           A Corini non resta altro da fare che tentare le carte Nikolov e Rodriguez per tentare di raddrizzare il punteggio; escono Hjulmand e Pettinari (il meno colpevole dalla cintola in su) , mentre Rastelli si cautela, a 30′ dal termine, con Missiroli e Mora.          Il Lecce paga dunque anche la giornata negativa di Coda che si, resta sempre lo spauracchio delle difese, ma oggi è in ombra ; ed infatti, ma solo a 10 dal termine, Corini lo sostituisce, in compagnia di Henderson, con Stepinski e Yalcin dai quali ci si aspetta il guizzo risolutore oggi latitante; in realtà i due si limitano, salvo lo spigolo alto della traversa  colpito da Stepinski,  a riempire l’area avversaria  . . .  in attesa del triplice fischio che giunge cogliendo il Lecce un tantino a testa bassa; però, se qualcuno avverte il bisogno di rinfrancarsi, può dare uno sguardo alla classifica !

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