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Bologna – Lecce 3-2 . Primo tempo da incubo, ripresa gagliarda, finale pazzesco!

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Gavino la pensa così…

BOLOGNA (art. di Gavino Coradduzza)

Da un possibile calcio di rigore non concesso a favore del Lecce (siamo al 94°) prende corpo una ripartenza del Bologna che trasforma un pareggio strameritato in una sconfitta assassina delle residue speranze!       Due frazioni di gioco di colore e sapore diverso: primo tempo di marca rossoblù, ripresa a forti tinte giallorosse.       Il Bologna mette le carte in chiaro già dal fischio d’avvio; non intende fare regali nè commuoversi per la precaria posizione di classifica dei giallorossi salentini. Al Bologna basta un solo minuto di gioco abbastanza ordinato ed intenso per costruire il primo gol propiziato dallo sgusciante Barrow e firmato, comodamente,  dal vecchio volpone Palacio: il Lecce è molliccio, non è ancora entrato nel clima partita.       Quattro minuti più avanti è Tachtsidis a spalancare un invitante corridoio a beneficio di Soriano consentendogli una incursione conclusa (ancora comodamente) con una rasoiata che fa 2-0. Solo cinque minuti, dunque, per prendere atto che la squadra che, come ampiamente sbandierato, doveva giocare con il coltello tra i denti è ben lontana dalla immagine di quel manipolo di guerrieri che doveva dar sostanza e corpo alle speranze di salvezza. Il Lecce è costantemente in balia della squadra di Sinisa che gioca con precise geometrie, varietà di temi, ritmo adeguato e pericolosità sparsa qua e là. Manovre avvolgenti alternate ad insidiose percussioni verticali e Gabriel non può stare tranquillo.       sembra quasi che sia il Bologna ad inseguire le opportunità di salvezza , e non il Lecce che continua a subire quasi fosse stordito dall’uno-due degli avversari ; una situazione sconcertante; i primi trenta minuti sono dunque completamente gestiti dal Bologna che  è avanti di due gol e ha costruito almeno tre o quattro limpide occasioni da rete  cui si aggiunge un palo pieno.       Sul fronte opposto si registra una bella iniziativa di Falco che con un sinistro a giro ( il suo pezzo forte) sfiora l’incrocio dei pali.       Ma nei minuti finali il Lecce sembra recuperare reattività, coraggio ed iniziativa a fronte di un Bologna forse pago, forse stanco ; è Mancosu, di petto, ad accorciare le distanze quasi sotto il fischio dell’intervallo.       La ripresa vede i giallorossi ripartire con grinta e lucidità; il gol di Mancosu potrebbe aver incoraggiato il gruppo che ora punta decisamente al pari ed . . .  oltre. La partita è cambiata ; è’ un’altra partita: il Bologna non può più fare i propri comodi e deve stare molto attento alle ricorrenti folate di Falco e compagni; il Lecce crede nella rimonta; fa avanzare il proprio baricentro mettendo anche in conto il pericolo di offrire qualcosa alle possibili ripartenze dell’avversario.       Rispoli, Petriccione e Majer sostituiscono Donati, Tachtsidis e Saponara : il Lecce insiste ed offre a Mancosu la palla del 2-2, ma la conclusione è centrale come la girata di testa di Lapadula ben servito da Rispoli.       E allora spetta a Falco (21°) e al suo sinistro che si insacca sotto la traversa, il compito di riportare il punteggio nel giusto alveo. Il Bologna sembra sparito dal campo, il Lecce imperversa ; i sussulti si susseguono ai sussulti : Sinisa chiede ai suoi di ritrovare il nerbo dimostrato nella prima frazione e sostituisce Soriano con Santander; Liverani toglie Paz e si affida alla freschezza di Meccariello.
       Falco si dispera quando vede respingere sulla linea il suo ennesimo sinistro destinato al fondo della rete ed inizia così un finale da attentato alle coronarie.Il Lecce vuole a tutti i costi i tre punti e si offre generosamente al contropiede della squadra di casa. Come raccontato in avvio di commento, è da un episodio assai dubbio in area felsinea che nasce la scorribanda finale che consegna la Vittoria al Bologna : Barrow , tra i migliori in campo, firma il successo che assesta una tremenda bastonata alle residue speranze di salvezza  della squadra giallorossa !

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